Come puoi vendere un'idea o un prodotto ancora in fase di progettazione o un prototipo prima che esista effettivamente? È un problema che ha tormentato le aziende per decenni in passato e ancora oggi tocca alcune attività di produzione con mentalità poco orientata al marketing con una certa chiusura rispetto al cambiamento.

Siamo talmente abituati a tenere tra le mani un oggetto stampato, dal giornale alle confezioni alimentari, che ci sfugge tutta una tecnologia che sta "dietro le quinte". Tutt'al più ci limitiamo ad un fugace giudizio: è bello, è stampato bene. Al massimo siamo coinvolti e influenzati da un impatto visivo che non è soltanto legato alle scelte grafiche, alla bravura o meno del progettista, ma un insieme di fattori, di equilibri e di conoscenze tecniche che lo stesso grafico progettista deve conoscere per ottimizzare il proprio lavoro creativo.

La lettera è un segno convenzionale equivalente ad un suono. L'alfabeto è l'elenco delle lettere costituenti l'insieme di suoni di una lingua, che unite opportunamente formano le parole. Il carattere è l'insieme delle lettere dell'alfabeto studiate e normalizzate appositamente per la stampa.

Cos'è la stampa UV, cosa si può realizzare e a quali mercati fa riferimento? In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande. Inizieremo con una breve panoramica tecnica sul sistema di stampa UV, per passare poi alle varie applicazioni realizzabili per concludere con i mercati a cui proporre le applicazioni realizzate con una stampante UV.

Vi dirò semplicemente che la grafica vettoriale, a differenza di quella raster (che prevede l’uso dei pixel), ha il vantaggio di poter essere ingrandita, ridotta e distorta senza mai perdere di qualità. Questo perché il vettoriale funziona tramite formule matematiche. I software di casa Adobe che affrontano i due tipi di grafica sono, per la grafica raster (o Bitmap) e Illustrator per quella vettoriale.